NEWS E PUBBLICAZIONI
Libri e pubblicazioni
Esplora la nostra sezione Libri e Pubblicazioni, un ricco archivio di risorse. Ogni pubblicazione è selezionata con cura per offrire informazioni affidabili e aggiornate a familiari, caregiver e professionisti del settore.
PUBBLICAZIONI
LIBRI
Florenzano F.
Aldo Primerano, Roma 1988
Feil N., a cura di Vicki de Klerk-Rubin – traduzione Castellotti V. e Cutelli R.
Sperling & Kupfer, Milano 1996
RECENSIONE: Naomi Feil M.S.W., Direttore Esecutivo dell’Istituto di Formazione Validation di Cleveland, U.S.A. ha pubblicato il testo che illustra il metodo da lei sviluppato. Dopo 3 anni di esperienza presso una casa di riposo con persone molto anziane gravemente “disorientate” Naomi Feil giunse alla conclusione che era inutile volerli riorientare alla realtà e capì che ritornando al passato essi avevano il senso della sopravvivenza. Come lei stessa dice, appassionatamente, “Ho imparato il metodo Validation da loro” e aggiunge, con grande umiltà, “Non è un metodo che funziona per tutti, ma uno degli strumenti utili per prendersi cura di quei malati molto anziani disorientati nello spazio e nel tempo. Si tratta di “legittimare”, riconoscere i loro sentimenti, considerarli autentici e usare l’empatia per sintonizzarsi con la loro realtà interiore”.
L’empatia (mettersi nei panni dell’altro) infonde fiducia e la fiducia porta sicurezza. E dalla sicurezza nasce la forza, che rinsalda i sentimenti di autostima e riduce la tensione. Con l’empatia gli operatori di Validation aiutano gli anziani a comunicare i propri sentimenti; ciò li rende più sicuri e dà loro dignità. Inoltre gli operatori che utilizzano questo metodo imparano a non avere aspettative eccessive, ma ad accettare il decadimento della persona riducendo il fenomeno del “burn out” e migliorando la soddisfazione del proprio lavoro. Devono, però, avere la comprensione, approvazione e appoggio da tutto il personale e dall’amministrazione dell’istituzione in cui operano”.
La Validation è usata ampiamente negli Stati Uniti, in Europa, in Canada e in Australia. Naomi Feil ha pubblicato, oltre a questo testo, articoli e studi; inoltre, ha prodotto videocassette e film che illustrano il suo metodo.
Valla P. (a cura di) –
Angelo Guerini e Ass. Milano 2002
RECENSIONE: Come progettare un ambiente a dimensione di una persona che convive con l’Alzheimer? Lo spiega, in questo manuale, l’architetto milanese Patrizia Valla, proponendo soluzioni innovative per spazi architettonici e giardini terapeutici. Perché la persona con Alzheimer ha bisogno di un ambiente sicuro e di una stimolazione mentale e fisica appropriata. E un ambiente studiato appositamente può contribuire al successo del percorso terapeutico.
Il libro è frutto di una ricerca multidisciplinare iniziata a metà degli anni ‘90 e ospita contributi, tra gli altri, di A. Bianchetti, D. Cucinotta, A. Guaita, G. Salvini Porro e M. Trabucchi.
Libri sullo stesso argomento:
Warner M.L. “The complete Guide to Alzheimer’s-Proofing Your Home” – Purdue University , 1207 South Campus Courts Bld E, West Lafayette IN 47907-1207, Usa, pp. 368, 2000
Brawley, E.C. “Designing for Alzheimer’s disease: strategies for creating better care environments” New York, NY: Wiley & Sons, c1997.
Cohen, U. & Day, K. “Contemporary environments for people with dementia” Baltimore,MD: Johns Hopkins University Press, c1997.
Vigorelli P. (a cura di)
Franco Angeli, Milano 2004
RECENSIONE: Una persona con Alzheimer perde la funzione comunicativa (inviare e riconoscere messaggi ricevuti, capire ed essere capiti), ma conserva quella conversazionale (scambiare parole più o meno felicemente anche senza capire ciò che si dice). Da questa distinzione nasce l’approccio terapeutico del conversazionalismo messo a punto dal medico e psicoanalista Giampaolo Lai, che considera l’Alzheimer una malattia della parola che va curata con le parole.
Il testo, rivolto a medici e operatori, raccoglie le esperienze di Pietro Vigorelli, medico e psicoterapeuta dell’ospedale San Carlo di Milano e di una ventina di colleghi. Partendo dall’analisi dei testi registrati e trascritti delle conversazioni l’autore descrive le tecniche che possono favorire la “felicità conversazionale”: evitare di porre domande precise, interrompere l’interlocutore o completare le frasi al suo posto, cercare invece di lasciare alla persona con Alzheimer la sua narrazione.
Scrive Vigorelli: “Quando si accetta di accompagnare il paziente nel suo mondo possibile, la conversazione risulta fluente e coerente e il lessico del paziente risulta più ricco”. Ulteriori informazioni sulla terapia conversazionale in geriatria su www.formalzheimer.it.
Passafiume D. e Di Giacomo D. (a cura di)
Franco Angeli, Milano 2006
RECENSIONE: Il volume, rivolto agli operatori della riabilitazione (terapisti, educatori, psicologi, medici), presenta un nuovo protocollo di stimolazione cognitivo-comportamentale per le persone con Alzheimer. Obiettivo della metodica è di migliorare la qualità della vita di pazienti e familiari, alleviare gli effetti del deterioramento cognitivo e rallentare la perdita delle autonomie personali di chi convive con l’Alzheimer. L’efficacia del protocollo è discussa in un capitolo che riporta i risultati della sperimentazione condotta dagli autori presso l’Irccs Fondazione S. Lucia di Roma e presso la Fondazione P.A. Milano di Vasto Marina (Chieti).
Il testo segnala inoltre una sezione del sito internet della casa editrice (http://www.francoangeli.it) in cui è possibile consultare diverse schede operative che possono essere utilizzate sia direttamente per le stimolazioni dei pazienti sia come spunto per la costruzione di ulteriori stimoli da parte degli operatori.
Trabucchi M.
Carocci editore, Roma 2007
RECENSIONE: Fino a qualche anno fa le persone con demenza non venivano ricoverate in ospedale. Oggi non è più così, ma il servizio ospedaliero si è adeguato a questa nuova realtà senza una vera e propria programmazione bensì in modo spontaneo e senza obiettivi precisi.
“Il libro si pone l’obiettivo di riempire questo spazio, scarsamente frequentato da studi controllati, da ricerche informali o anche solo da osservazioni empiriche schematizzate” scrive Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica, Brescia, e professore ordinario alla Facoltà di medicina dell’università di Roma Tor Vergata. E ancora. “Soprattutto nelle fasi avanzate della demenza, quando è frequente il susseguirsi di allarmi da parte dei caregiver circa la condizione clinica dell’ammalato, il ricorso all’ospedale (o anche solo la prospettiva di poterlo fare in qualsiasi momento) rappresenta un punto fermo di primaria importanza”.
Nei diversi capitoli, esperti di alto livello e di lunga esperienza forniscono una serie di indicazioni pratiche per seguire in ambito ospedaliero le persone con demenza, che sono particolarmente fragili e richiedono un’attenzione specifica.
Boccardi M.
Erickson, Gardolo TN, 2007
RECENSIONE: La riabilitazione delle persone con demenza risente di un divario fra ricerca scientifica e applicazione pratica. Il volume intende colmare questa lacuna fornendo le conoscenze di base per la cura dei pazienti e proponendo suggerimenti pratici per operatori, familiari ed educatori frutto di un’esperienza ultradecennale in un nucleo protetto.
L’autrice, laureata in Psicologia sperimentale a indirizzo psicobiologico e con Dottorato di ricerca in Neuroscienze, introduce argomenti nuovi proposti dalla ricerca psicologica e suggerisce un percorso riabilitativo che parte dalla sfera cognitiva per arrivare alla riabilitazione globale della persona.
Scrive: “Nel tentativo di ricostituire una globalità dell’individuo, possiamo forse cercare di vedere questa persona nuova in una prospettiva raramente considerata nel concreto”.
Peter J. Whitehouse, Daniel George
St. Martin’s Press, New York 2008
Marco Annichiarico
Edizioni Einaudi, 2022
RECENSIONE: “La guardo e non riesco a capire con quale madre ho a che fare, se quella che ricorda o con quella che dimentica”. “I cura cari” è il primo romanzo di Marco Annichiarico, già autore di diverse poesie, e racconta con delicatezza e ironia la relazione tra un figlio e la madre a cui viene diagnosticata la malattia di Alzheimer. Un romanzo che affronta la quotidianità di doversi prendere cura di una persona con demenza, senza omettere le difficoltà di questa nuova dimensione di relazione, come il dover imparare a impostare un rapporto completamente nuovo con una madre che in fondo è un po’ nuova ma che seppur sta perdendo la memoria, non perde la sua vena ironica. Un libro che vuole anche essere di aiuto per chi affronta la malattia di un proprio caro.
Giovanni Gazzanni
Avagliano Editore, 2021
RECENSIONE: I protagonisti sono Michele e Antonio: il primo, più giovane, si prende cura del secondo, più anziano, alle prese con frequenti vuoti di memoria e in costante attesa del rientro a casa della moglie Margherita. Le loro vite scorrono tra episodi comici e altri disperati fino a una mattina in cui Antonio si sveglie e in un attimo di lucidità ricorda chi è veramente Michele e ricorda anche la morte dell’amata moglie. Un romanzo che parla con delicatezza dell’Alzheimer e del carico emotivo che comporta vivere accanto a chi ne è colpito; un libro ricco di dialoghi commoventi ed esilaranti, che pone il lettore di fronte a temi universali e intimi come il senso di famiglia e di appartenenza, il tempo che passa, la malattia e la speranza.
Giuseppe Bomboi
Bertoni Editore, 2022
RECENSIONE: Raffaele, il protagonista di questo romanzo, è un colto e anziano professore di greco e latino con una memoria portentosa che ad un certo punto inizia a sgretolarsi: piano piano presente e passato iniziano a confondersi e sovrapporsi. Clara, la figlia, vorrebbe fermare il tempo ma la malattia di Alzheimer si fa largo nelle loro vite sconquassandole con una serie di eventi che coinvolgono assistenti, medici e infermieri. Un romanzo che, grazie all’esperienza quasi ventennale dell’autore che è neurologo e si occupa di persone con demenza, riesce a coniugare l’aspetto umano ed emotivo con valori didattico-scientifici.
Stefano Mariantoni
Funambolo edizioni, 2022
RECENSIONE: Alberto Durante ha 60 anni quando inizia a fare i conti con una malattia subdola e con la vita che, seppur gentilmente, gli chiede indietro, pezzo per pezzo, tutto quello che s’è guadagnato. Dopo essersi allontanato dal piccolo paese natio, la malattia lo costringe a tornare indietro e inizia una fase di grande confusione della sua vita: “il valzer delle badanti” che non riescono a stare dietro al suo desiderio di camminare, i libri dentro cui piano piano perde il filo e gli inciampi. Per non perdersi si aggrappa alle emozioni della sua storia, che rivive tutta nell’arco di ventiquattr’ore e si sente ancora vivo. Un romanzo breve che affronta con in modo toccante e delicato il tema della demenza.
Annapaola Prestia
Edizioni Publiedit, 2021
RECENSIONE: Un manuale pratico per tutti coloro che si occupano di persone con demenza, dai familiari ai medici, dagli operatori sanitari ai volontari. L’autrice, psicologa e coordinatrice per alcuni anni di un centro diurno per anziani, spiega quali sono le pratiche più importanti per prendersi cura di queste persone a partire dalle principali terapie non farmacologiche. Attraverso il racconto di sette storie, tra ricordi, incontri ed esperienze vissute, condivide un grande insegnamento ricevuto: la prima è più efficace medicina è l’amore.
Monica Di Rocco e Talia Antonietta
De Ferrari Editore, 2023
RECENSIONE: È la storia di una mamma e di una figlia e di un rapporto interrotto dal sopraggiungere della malattia. La mamma cinquantenne prima di ammalarsi di Alzheimer lascia alla figlia uno scritto che contiene i ricordi della sua infanzia. Il testo però non è completo perché la mamma a un certo punto non riesce più a focalizzare gli avvenimenti del suo passato e a riportarli nel presente. Le ultime parole sono infatti improvvisamente interrotte dall’arrivo della malattia. La figlia riesce ad affrontare i dolorosi avvenimenti attraverso l’arteterapia che le fornisce un valido strumento di resilienza.
Marco Trabucchi
San Paolo Edizioni, 2022
RECENSIONE: È possibile prevenire la demenza? È possibile curarla? Sono queste le domande che ruotano intorno a questa malattia della nostra epoca che non colpisce solo gli anziani e le cui cause non sono ancora note. Sono certe invece le conseguenze per i pazienti, ovvero disabilità e dipendenza. L’autore racconta la malattia dai primi sintomi alle fasi terminali e spiega come sia importante effettuare i giusti esami e quindi la diagnosi precoce. In attesa che la ricerca riesca a prevenire e curare la demenza è fondamentale oggi puntare sull’assistenza dei pazienti e dei familiari e caregiver.
Fausto Brizzi
Longanesi Editore, 2023
RECENSIONE: Alfredo e Betta, una coppia di anziani librai seduti su due poltrone in mezzo a scaffali pieni di volumi. Sono i protagonisti di questo romanzo che narra di un amore senza fine che scommette sul futuro nonostante tutto. Betta ha l’Alzheimer e non ricorda più nulla di quello che ha vissuto con Alfredo che così le racconta la storia della loro vita, dal giorno in cui si sono incontrati. Le avventure sono tante e non sembrano tutte reali ma al contrario frutto di una grande fantasia. Piano piano però il lettore, trasportato in un mare di incredibili vicende, arriva a chiedersi se davvero non ci sia anche qualcosa di vero.
Tom Kitwood
Edizioni Centro Studi Erickson
RECENSIONE: Prediligere un approccio incentrato sull’assistenza di qualità rispetto alle cure mediche: è questo il modello proposto da questo volume scritto da uno tra i massimi esperti del settore. La persona con demenza viene messa al centro di tutto e viene riconosciuta l’unicità della sua soggettività, delle sue esperienze e dei suoi sentimenti al fine di aumentarne il benessere. Con un linguaggio semplice e chiaro il volume presenta sia dati di ricerca sia risultati di una lunga esperienza clinica ed è particolarmente indicato per tutti i professionisti, ricercatori, studenti e caregiver.
Testi di Margherita Grotto, illustrazioni di Laura Guerra
Sassi Editore
RECENSIONE: È una storia dedicata ai più piccoli (età consigliata dai 5 anni) che cerca di spiegare con leggerezza e ironia che l’Alzheimer si può “combattere” con l’immaginazione e i colori. Dall’esperienza diretta dell’autrice con la madre malata nasce questo albo illustrato in cui sono raccontate scene di vita quotidiana tra la nipote (figlia di Margherita) e la nonna. La narrazione è volutamente spensierata per riuscire a vivere la malattia in maniera più lieve e non totalmente drammatica: del resto l’importante è che la nonna ricordi sempre quanto ci vogliamo bene, sostiene la nipotina.
Daniela Nolli
Pegasus Edition
RECENSIONE: L’amore e l’amicizia possono superare le barriere del dolore e della sofferenza? Sì, risponderebbe Matilde detta Smemorilde, protagonista del libro con il marito Roberto e l’amica Monica chiamata Mollica. Matilde è ormai anziana e affetta da demenza senile. Ospite di una casa di riposo, dove vanno a farle visita Roberto e Monica, si ritroverà a ripercorrere il suo passato, legato anche a un rapporto difficile con un figlio perso, e a riscoprire il dono dell’amore e dell’amicizia in grado di restituire quella dignità che spesso la malattia toglie.
Aldo Fossetti
RECENSIONE: Questo piccolo volume nasce come dedica dell’autore per l’amatissima moglie Nadia malata di Alzheimer e recentemente scomparsa. Aldo Fossetti sceglie di raccontare alcuni episodi della vita quotidiana famigliare con leggerezza ed estrema delicatezza, portando il lettore in un mondo fatto di emozioni diverse: dolore e sconforto, ma anche tenerezza e amore. La demenza è irreversibile e progressiva e scombina la vita delle famiglie, ma Aldo ricorda che al di là della malattia, restano le persone con le loro emozioni.
È possibile richiedere la propria copia di Dalla Mente al cuore all’Associazione Alzheimer Verona: Tel 045 5547796 – mail: info@alzheimerverona.org
Testo di Francesca Mascheroni – Illustrazioni di Emanuele Alvod
Il Ciliegio edizioni
RECENSIONE: Possono le parole volare via come farfalle prima di essere pronunciate? È quello che si chiede Martina da un po’ di tempo, guardando la nonna e preoccupandosi che possa addirittura dimenticarsi di lei e del suo nome. L’amore però non ha bisogno di parole e non può certo volare via! L’autrice affronta in maniera delicata un argomento difficile, cercando di supportare le famiglie che devono affrontare questa esperienza nel rapporto nonni-nipoti. Ordinando il libro sul sito della casa editrice si riceve anche una scheda con una serie di attività, giochi e strumenti didattici interdisciplinari che i genitori possono utilizzare con i loro figli a seconda dell’età.
Lorenzo Cassarà
bookabook
RECENSIONE: Racconti che possono sembrare a volte slegati ma che in realtà sono accomunati da un filo conduttore unico, la dimenticanza. Sono quelli raccolti in questo volume, ideati e scritti dall’autore che, al suo esordio editoriale, immagina il ritrovamento di un manoscritto anonimo da parte di una ragazza. Incuriosita dallo scritto abbandonato in una casetta dei libri decide di dargli una nuova vita. Si legge di uomini che si credono gatti, capitani di vascello che non riconoscono più le coordinate spaziali, equilibristi sulla sedia a rotelle e altro ancora: il possibile disorientamento per il lettore è certamente compensato dalla forte attrazione per queste storie.
Erika Ongaro
Maggioli Editore
RECENSIONE: Riuscire a ‘stare meglio’ nonostante la malattia, nonostante le perdite, nonostante le difficoltà quotidiane perché la demenza non è una malattia del singolo ma colpisce tutta la famiglia. L’autrice, formatrice e consulente in ambito socio-sanitario, si occupa di demenza da diversi anni e ha scelto di scrivere non un solito manuale sull’Alzheimer bensì un libro per riflettere e per aiutare i familiari a vedere in chiave diversa i comportamenti dei propri cari malati. L’idea di scriverlo, dichiara l’autrice stessa, è nata pensando alle tante situazioni nelle quali si è sentita dire: “Eh! Se l’avessi saputo prima, la mia mamma sarebbe stata meglio”.
Stefano Boffelli, Stefano Montalti, Marco Trabucchi
Maggioli Editore
RECENSIONE: Manuale pratico su metodologie e attività da adottare per strutturare i Caffè Alzheimer, gli interventi non farmacologici per le persone affette da demenza, le tecniche di coinvolgimento e informazione/formazione dei caregiver, la formazione e crescita dei volontari. Il Caffè Alzheimer, ideato dallo psicologo clinico olandese Bere Miesen, è pensato principalmente per chi affronta le fasi iniziali della malattia: è un luogo accogliente e sicuro dove i caregiver e i propri cari malati possono trovare ascolto e conforto. Dal 1997 a oggi ne sono nati moltissimi non solo nei Paesi Bassi ma anche in Italia, nel Regno Unito, in Grecia, in Australia e negli Stati Uniti.
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