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L'amore che cambia, ma non si spegne: cinque consigli per restare uniti, quando nella coppia arriva la diagnosi di demenza

San Valentino è la festa dell’amore in tutte le sue forme, anche quelle a cui siamo meno abituati a pensare ma che non per questo non esistono, non hanno valore o legittimità. Per chi vive accanto a una persona con demenza, per esempio, l’amore può assumere nuove sfumature, fatte di presenza, pazienza e ricordi condivisi. Cambiano le dinamiche, ma non il legame profondo che tiene unite le coppie, e il sentimento si trasforma diventando cura, supporto e resistenza.

In occasione di questa giornata speciale, abbiamo chiesto a tre coppie, che fortunatamente riescono a restare unite e affiatate nonostante la malattia, di raccontarci cosa significa vivere l’amore quando nel rapporto sopraggiunge la demenza, e abbiamo formulato insieme alla nostra Psicologa e alla nostra Terapista Occupazionale cinque consigli pratici per provare a rimanere legati e “coltivare” la coppia.

Elisa e Umberto: un amore da condividere. Insieme da 54 anni, Elisa e Umberto continuano a essere una squadra. Lui, ancora affettuoso e attento, cerca le coccole della moglie anche se la loro quotidianità è cambiata. Le faccende domestiche, un tempo gestite in autonomia, ora sono un lavoro di squadra, dove Elisa deve supervisionare e aiutare Umberto. Ma il loro amore resta saldo, radicato nei ricordi e nei piccoli gesti quotidiani. Si sono conosciuti in Abruzzo, nel 1970, e da allora non si sono mai lasciati. Ogni anno festeggiano l’anniversario tornando nella loro terra d’origine, e l’anno prossimo, se le condizioni di Umberto lo permetteranno, vorrebbero celebrare i loro 50 anni di matrimonio con una grande festa. Guardare le foto del matrimonio e quelle del loro nipotino è un modo per rimanere connessi, per ricordare chi sono e cosa hanno costruito insieme. “Io devo venire bene nelle foto, altrimenti non le faccio!”, scherza Umberto, mostrando che, nonostante tutto, la sua ironia è ancora viva.

Giorgio e Silvana: l’amore che compensa. Dopo 45 anni insieme, Giorgio e Silvana affrontano la demenza con consapevolezza e delicatezza. “Non c’è più l’entusiasmo giovanile, ma c’è il bisogno di condividere e ricordare tutto ciò che si è costruito insieme”, dice Giorgio. Il loro amore si adatta, cerca nuovi equilibri. Silvana è ancora molto gelosa di lui, e Giorgio compensa ciò che lei non riesce più a fare, senza farle mai pesare le difficoltà. Anche se non festeggiano San Valentino in modo tradizionale, ancora oggi si scambiano gli auguri e ripercorrono i momenti più belli della loro vita attraverso le fotografie. “Copriamo quello che manca”, dice Giorgio, ma ammette che il dolore di vedere la propria compagna cambiare è reale e profondo.

Giusy e Michele: l’amore che resiste al tempo. Si sono conosciuti il 14 febbraio del 1965 e da allora non si sono mai separati. Michele e Giusy hanno sempre festeggiato San Valentino e continuano a farlo anche dopo la diagnosi di demenza arrivata nel 2013. La loro tradizione è semplice ma significativa: una cena a base di sushi nel loro ristorante del cuore. Per l’anniversario, ogni anno tornano nella chiesa dove si sono sposati per scattare una foto ricordo. Nel 2019 hanno celebrato i 50 anni di matrimonio con un viaggio a Lanzarote, dove un parroco bizzarro ha improvvisato un brindisi in chiesa con la complicità del loro figlio. Michele, nonostante la malattia, non perde il suo spirito: “Mi ha incastrato perbene, lei!”, ci dice ridendo, e poi chiede: “Chi è che ci ha fatto incontrare?”. “Il destino, Michele”, risponde Giusy. “Non bisogna essere avari di carezze e di modi gentili”, aggiunge lei, “Lasciandosi andare un po’, anche noi caregiver possiamo ricevere indietro tanto”. Affetto, comprensione, sorrisi e piccoli gesti rendono il loro amore sempre forte, nonostante la demenza.

I NOSTRI CINQUE CONSIGLI

Continuare a svolgere attività significative e mantenere le proprie tradizioni. Ogni coppia ha abitudini che la caratterizzano. Continuare a svolgere attività condivise, adattandole alle nuove esigenze senza rimpiangere il passato, aiuta a preservare il legame. Celebrare anniversari e festività fa sì che la storia d’amore continui nel tempo.

Ripercorrere insieme la propria storia tramite oggetti personali. Foto, vestiti, gioielli e altri oggetti carichi di ricordi possono essere usati per rievocare emozioni e rafforzare il legame affettivo.

Concedersi momenti di contatto fisico e intimità. La vicinanza fisica può diventare un nuovo canale di comunicazione e affetto, attraverso carezze, abbracci e piccoli gesti di tenerezza.

Scoprire insieme nuove attività di coppia. Provare nuove esperienze insieme, come visitare un luogo mai visto o dedicarsi a hobby condivisi, può portare gioia e rinnovare il senso di vicinanza.

Ritagliarsi del tempo per se stessi. Anche chi si prende cura di un partner con demenza deve trovare momenti per i propri interessi, senza sensi di colpa. Ciò aiuta a mantenere un equilibrio emotivo e a vivere la relazione in modo più sereno.