Alzheimer Italia - Federazione delle Associazioni Alzheimer d'Italia
home  indice  le strutture  notizie  media  aiutaci  contatti 

Il Vangelo secondo Antonio
La nuova produzione di Scena Verticale debutta in prima nazionale a Primavera dei Teatri


Il 3 giugno, all’interno della XVII edizione del festival Primavera dei Teatri di Castrovillari, debutterà in prima nazionale lo spettacolo “Il Vangelo secondo Antonio”.
Le prossime città in cui è già programmato lo spettacolo sono:
* Potenza, Teatro Stabile, 4 novembre
* Roma, Teatro dell'Orologio, 10-11-12-13 novembre
* Lamezia Terme, Teatro Grandinetti, 25 novembre
La nuova produzione di Scena Verticale scritta, diretta e interpretata da Dario De Luca, in scena con Matilde Piana e Davide Fasano, è la storia di un brillante
Il Vangelo secondo Antonio
sacerdote, parroco di una piccola comunità e vicario generale del vescovo, che si ammala di Alzheimer.
Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono. La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterà avanti anche quando, alla fine, si sarà dimenticato della malattia stessa.
Dimenticare di dimenticarsi può essere comunque un punto di arrivo, un ultimo approdo verso la propria interiorità. Perché il racconto della malattia, condito dell’involontaria comicità che si porta dietro, è anche il pretesto per riflettere sulla fede e sul senso religioso che ognuno di noi, volente o nolente, ha dentro di se.
Lo spettacolo, coprodotto da Festival Primavera dei Teatri e Festival Città delle 100 Scale, è dedicato alle persone affette dal morbo di Alzheimer e alle loro famiglie. In Italia le persone con demenza sono più di un milione. La pièce tenta di smuovere il tabù della demenza che nel nostro Paese è ancora un macigno: a più di 100 anni dalla scoperta della malattia si fa fatica ad abituarsi all’idea che non ci sia una cura e che non esistano delle vere e proprie terapie.
Si ringraziano
Prof.ssa Amalia Bruni, Direttore del Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme;
Michele Farina, autore del libro “Quando andiamo a casa?”, ed. Rizzoli;
Francesca Frangipane, autrice del libro “La vita dimenticata” ed. Rubettino;
Associazione per la Ricerca Neurogenetica di Lamezia Terme


Vai all'indice

Ritorna alla pagina iniziale

  |     |     |      |     Federazione Alzheimer Italia. Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento di questa pagina 27 maggio 2016