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Storie di terapia occupazionale


Franco,
ha chiamato qualche mese fa la Federazione Alzheimer Italia per riportare alcuni problemi del padre di 83 anni, affetto da 7 anni da malattia di Alzheimer.
Il signore assume solo uno o due bicchieri di acqua al giorno: assisterlo nell’idratazione sta diventando estenuante in quanto lui riesce a bere solo a piccoli sorsi e con grande fatica.
Durante il colloquio telefonico è stato consigliato al figlio di creare un “diario d’idratazione” e seguirlo durante la giornata. Dal momento che il malato non riporta problemi di diabete, è stato consigliato di usare altre tipologie di liquidi più saporiti dell’acqua.
Al mattino, per colazione, si può somministrare il caffè d’orzo che, rispetto al caffè normale, non ha controindicazioni se viene assunto in una dose superiore alla tazzina e lo si può addolcire con zucchero o miele.
Durante la mattina e il pomeriggio si possono offrirgli dei centrifugati, the o bibite gasate. A volte è sufficiente utilizzare degli sciroppi di frutta per rendere più gradevole il bicchiere d’acqua.
Nei pasti principali, il pranzo e la cena, per chi non deve bere alcolici, è possibile consigliare un succo di uva diluito con dell’acqua per renderlo meno denso. La merenda, se gradita, può essere costituita da piccoli ghiaccioli di frutta frullata e, prima di andare a dormire, si può somministrare una tisana o camomilla. La terapista ha suggerito le strategie e le indicazioni più adatte rispetto alla fase di malattia ed alle abitudini del padre del signor Franco.
Nelle successive telefonate di verifica, il figlio ha confermato che modificando in questo modo l’idratazione del padre era diventata più semplice fargli assumere i liquidi.
Il “diario d’idratazione” si stila sulla base dei gusti personali della persona; non tutti gradiscono le bibite molto zuccherate, alcuni opteranno per gusti più forti come il caffè amaro o il succo di pompelmo. Come per la maggior parte delle soluzioni anche per quanto riguarda l’idratazione è fondamentale conoscere la persona per trovare le soluzioni migliori.

Se anche tu hai notato questi segni in un caro puoi consultare QUESTA PAGINA per avere alcune indicazione o puoi chiamare Pronto Alzheimer allo 02809767




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Ultimo aggiornamento di questa pagina 22 dicembre 2015