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Associazioni Alzheimer d'Italia
 

PER CHI ASSISTE IL MALATO

PARTE SECONDA
Vita quotidiana

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Sicurezza
Mio padre mi preoccupa molto. La settimana scorsa è andato a prepararsi una tazza di té, ed è tornato indietro senza il tè: aveva girato la manopola del gas e si era dimenticato di accenderlo. Per fortuna me ne sono accorta subito e l'ho chiusa. Mio fratello installerà presto una cucina elettrica, che ha due belle luci
rosse sul davanti, molto evidenti quando è accesa. Mio padre è contento. Dice che non gli sono mai
piaciute le cucine a gas.
 

Vivendo a fianco di una persona malata di demenza ci si preoccupa molto dei pericoli cui può andare incontro. Molti malati soffrono non soltanto per i sintomi della malattia quali perdita di memoria, confusione, disorientamento, ma anche per problemi fisici (vista, udito, equilibrio, ecc.). Di conseguenza sono esposti a molti pericoli, come scottarsi, tagliarsi, cadere, prendere una scossa elettrica o avvelenarsi, assumere farmaci, causare incendi o esplosioni di gas, prendere raffreddori, ecc. Tuttavia, per eliminare completamente il rischio di incidenti, bisognerebbe limitare drasticamente la libertà dell'individuo e sorvegliarlo ventiquattr'ore su ventiquattro: si tratta quindi di trovare un giusto equilibrio tra indipendenza e sicurezza.
Oltre a creare per il malato un ambiente sicuro, è importante fare in modo che si senta sicuro. Per lui, ogni cosa è strana: i familiari diventano progressivamente degli estranei e non c'è nulla di ovvio in ciò che avviene o che avverrà. (vedi il capitolo “Ansia e paura”). Per questa ragione, è importante cercare di capire come il malato si sente e garantirgli non soltanto un ambiente protetto e stabile, ma anche un profondo senso di sicurezza, in modo che si renda conto che non c'è nulla di cui si debba preoccupare.


 
Come creare un ambiente protetto e dare un senso di sicurezza
 
  • Cercare di mettersi nei panni della persona malata di demenza
  • Mettere sotto chiave qualunque cosa possa rappresentare un pericolo (elettrodomestici, detersivi per la casa, ecc.)
  • Fissare dei corrimano e disporre l’arredamento per facilitare gli spostamenti del malato
  • Dotare di chiusura a chiave porte e finestre
  • Assicurarsi che stanze e corridoi siano bene illuminati
  • Controllare gli apparecchi elettrici e eliminare i fili volanti
  • Assicurarsi che il malato stia al caldo
  • Situazioni particolari


Come creare un ambiente protetto e dare un senso di sicurezza
Cercare di mettersi nei panni del malato
Mettendosi nei suoi panni e cercando di capire che cosa prova il malato o come vede le cose, possiamo riuscire a evitare incidenti, anticipare le sue paure e rassicurarlo adeguatamente (vedi i capitoli “Ansia e paura” e “Allucinazioni e Deliri”).
Mettere sotto chiave qualunque cosa possa rappresentare un pericolo
È meglio chiudere a chiave gli oggetti pericolosi come coltelli, apparecchi elettrici e detersivi; le attrezzature da giardino e i prodotti per la casa nel garage o nello scantinato; i farmaci nell'armadietto dei medicinali. Possiamo lasciare un certo grado di autonomia al malato per quanto riguarda i farmaci lasciandogli ogni volta la quantità giusta di medicina nel contenitore, oppure preparando delle confezioni giornaliere. In certi casi, può essere più semplice impedire al malato l'accesso nelle zone o nelle stanze potenzialmente pericolose.
Fissare dei corrimano e disporre l’arredamento per facilitare gli spostamenti del malato
È bene evitare che gli spazi siano troppo angusti, rendendo così difficoltosi gli spostamenti (senza per questo avere una casa così ordinata da sembrare un ospedale). Maniglie e corrimano possono aiutare il malato a muoversi in casa, riducendo il rischio di cadute e aumentando la sua sicurezza. Assicuriamoci anche che mobili e accessori sia stabili e non abbiano spigoli taglienti e controlliamo che i tappeti siano ben fissati e non abbiano risvolti ai bordi. È meglio non dare la cera ai pavimenti, per evitare scivoloni.
Dotare di chiusura a chiave porte e finestre
Le serrature alle porte di uscita, possono evitare che il malato sfugga al nostro controllo. Assicuriamoci però che in caso di emergenza si possano aprire facilmente. Bisognerebbe poter chiudere a chiave anche le finestre più grandi, perché un giorno o l'altro il malato potrebbe tentare di uscire da quelle.
Assicurarsi che stanze e corridoi siano bene illuminati
È buona norma lasciare una luce accesa di notte nel passaggio dalla camera al bagno. Se il malato ha problemi di vista o tende a girare di notte, può essere utile fissare dei nastri luminosi sui profili dei mobili. È importante accertarsi che i radiatori siano solidamente fissati, che ci siano paraventi di sicurezza intorno al fuoco e che i tubi dell'acqua calda siano schermati, per evitare che si scotti.
Controllare gli apparecchi elettrici e eliminare i fili volanti
Bisogna accertarsi che le apparecchiature elettriche siano sicure (niente fili scoperti, spine montate correttamente, prese fissate saldamente alla parete, ecc.). Si possono trovare delle protezioni in plastica per le prese. I fili degli apparecchi elettrici (per es. televisioni, lampade, ecc.) vanno disposti in modo che il malato non debba inciamparvi. Qualche volta serve accorciare il filo. È bene togliere dal bagno apparecchi elettrici come rasoi, asciugacapelli e radiatori elettrici.
Assicurarsi che il malato stia al caldo
I malati di demenza rischiano di raffreddarsi senza accorgersene. Naturalmente una casa senza spifferi, dotata di buon isolamento termico e ventilazione, aiuterebbe a risolvere il problema; ma ci sono sistemi più semplici per fare in modo che il malato stia al caldo.
Ad esempio, si può sistemare il letto contro una parete interna, mettere imbottiture contro le porte per evitare gli spifferi e preriscaldare il letto con una boule (assicurandosi che non sia troppo calda).Se si utilizza una termocoperta, controlleremo che sia spenta o disinserita quando il malato va a letto.
Quando il malato esce nella stagione fredda, ci si deve assicurare che abbia la testa coperta e che indossi abiti caldi, guanti, calze e scarpe adeguate.
Situazioni particolari
Se il malato cade e sembra essersi fatto male seriamente, non bisogna cercare di muoverlo o di fargli bere qualcosa. Può darsi che più tardi debbano somministrargli un anestetico. È invece utile fare in modo che non prenda freddo e chiamare un'autoambulanza.
Se il malato si brucia o si scotta con un liquido, si deve bagnare con acqua fredda l'area interessata per almeno dieci minuti per ridurre il calore sulla pelle e diminuire il dolore. È poi necessario rimuovere qualunque oggetto che stringa, come anelli, orologi e gioielli. Non è il caso di applicare unguenti, ma piuttosto coprire la ferita con un tessuto che non lasci peli o lanugine, quindi contattare il medico o accompagnare il malato all'ospedale.

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Ultimo aggiornamento di questa pagina 18 dicembre 2008