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POESIE PER LA MIA MAMMA



Queste sono solo alcune delle "poesie" che ho scritto pensando alla mia mamma.
Avevo solo 21 anni quando ho iniziato a perderla, proprio quando più avevo bisogno di lei.. Sognavo di sposarmi, di scegliere con lei il vestito, di confidarle le mie paure e condividere i successi. Nulla di tutto questo si potrà mai realizzare.
Oggi ho quasi 30 anni, e lei mi manca da morire.


FIORI D’ARANCIO
Fiori d'arancio,
profumo di sogni,
vedo te
stringermi le mani,
reggere sottili veli,
il bianco sorriso,
specchiarsi in te,
bella, felice
piangente carezze
giovani di ricordi.
Con occhi serrati,
vedo,
sfiorare labbra
sulla fronte impaziente,
ciglia socchiuse,
malinconiche,
sorridono
rivolte al tempo,
alla tua bimba adulta,
indietro,
cerchi ancora le corse,
gli acerbi pianti
sul tuo grembo,
i giochi felici.
Giostre,
emozioni nel cuore
di madre,
impazzite,
innanzi al candore!
Oh! Come sei bella!
Come sei bella!
In tutti i miei sogni
che gelano al risveglio,
dove il sole
si nasconde ancora,
dove solo il gelo
veste di bianco
i fili d'erba
e non più
fiori d'arancio,
inebrianti,
non più il tuo volto,
nient'altro che realtà,
delusione,
malinconica follia,
a lasciar sole
le mie orme
in questa lunga,
lunga via.

Rosanna


NATALE
Urla e schiamazzi
dalla strada risate di gioia,
lo stridire di bimbi
come rondini di primavera.
Noi in silenzio,
ti osservo fissare il nulla
tra mille immagini.
Come il tempo
tristemente passa.
Doni che restano nel cuore,
cassaforte di ricordi.
Tra carte colorate
accartocciate in terra
si accartoccia l'anima
depredata del tuo amore,
dei tuoi baci.
Quale Natale,
quale gioia nel vederti
abbandonata dalla vita.
Un tempo ci lasciava
abbracci di luci colorate,
ora ci ritrova
in mondi diversi
a rincorrere soltanto
barlumi di stelle.

L’ANGELO E L’ALZHEIMER
Un viso spento,
ricordo com'eri,
angelica figura
traboccante amore.
Madre mia,
abbandonata
fra braccia ostili
in balia del nulla,
dimora dei pensieri.
Oh, Dio,
cosa devo vedere,
cosa devo capire
da questo scempio,
insegnamento
che ancora non comprendo,
Tu, destino
di ogni passo,
di ogni sospiro
che più mi si rivolge,
carezze dimenticate
e visi...
Il mio viso
perso nel nulla.Dio,
cosa c'è da vedere,
cosa da imparare
in tutto questo dolore,
lenta distruzione
priva di pietà,
priva di baci,
più nulla.
Abbandonarsi
alle tenebre
scese piano
nella mente,
e attendere...
Dio mio,
resta tu accanto
al mio Angelo
che da me, ormai,
non può tornare, più.


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