Alzheimer Italia - Federazione delle 
Associazioni Alzheimer d'Italia
 

PER CHI ASSISTE IL MALATO

PARTE TERZA
Cambiamenti d'umore e di comportamento

Clicca qui per tornare indietro

Domande ripetitive
Continuava a chiedermi e richiedermi la stessa cosa e questo certe volte mi faceva uscire dai gangheri: "Quando arriva l’autobus per il centro diurno?", "A che ora si mangia?". Perciò adesso cerco di ricordargli le cose mentre parlo e attacco dei biglietti sulla porta del frigo. Mi fa ancora domande, ma non così di frequente. Io gli rispondo, oppure gli indico il frigorifero.
 

Quando qualcuno continua a ripeterci la stessa domanda, possiamo pensare che lo faccia apposta per provocare. Nel caso della demenza, è probabile che il malato abbia semplicemente dimenticato di aver già fatto quella domanda e di aver già ricevuto la risposta. La domanda potrebbe essere indice di una sua preoccupazione e quindi di un implicito bisogno di essere rassicurato. Queste domande ripetitive possono essere estremamente stressanti e fastidiose per chi assiste, oltre che frustranti per il malato, in continua attesa di una risposta alla propria ansia.


 
Come affrontare le domande ripetitive
 
  • Cercare di rispondere alle domande
  • Insieme alla risposta, cercare di dare sicurezza
  • Ignorare la domanda e andare da un’altra parte


Come affrontare le domande ripetitive
Cercare di rispondere alle domande
Dobbiamo essere noi a valutare se ha senso rispondere alla domanda. Piuttosto che ripetere costantemente la stessa risposta, può essere utile scriverla per poterla mostrare al malato.
Non dimentichiamo però che nella demenza la capacità di leggere si va progressivamente deteriorando. Inoltre, le domande ripetitive sono spesso indice di ansia o insicurezza e scrivere la risposta non darà probabilmente la sicurezza che la persona implicitamente richiede.
Insieme alla risposta, cercare di dare sicurezza
Può darsi che il malato ci chieda continuamente l’ora. La ragione può essere la sua preoccupazione di arrivare in ritardo ad un appuntamento: più che sapere l’ora è forse importante essere sicuro di non fare tardi. Di conseguenza, può essere più efficace continuare a rassicurarlo che non è in ritardo, piuttosto che ricordargli continuamente che ore sono.
Ignorare la domanda e andare da un'altra partee
Se nessuno di questi suggerimenti si dimostra efficace, può darsi che l'unica soluzione sia quella di ignorare la domanda. Tuttavia, sebbene questo possa funzionare con alcuni malati, con altri può essere motivo di irritazione. Ad un certo punto, per la propria tranquillità, la miglior cosa da fare è uscire dalla stanza, almeno per qualche minuto.

Torna su

Ritorna all'introduzione

Ritorna all'indice

  |     |     |      |     Federazione Alzheimer Italia. Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento di questa pagina 31 dicembre 2008