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IL BICCHIERE MEZZO PIENO...



E tu sei solo una madre e io solo una figlia ...
28 giugno 2008: una diagnosi come una sentenza inappellabile ... dopo 5 anni a cercare una risposta finalmente ora ci è stata data, è stata soddisfatta la mia ansia di sapere, di dare una spiegazione a quelle strane dimenticanze, sempre più invadenti ... ho esorcizzato le mie paure e con gli occhi umidi di lacrime mi sforzo di vedere la stessa persona di un mese fa .... tu sei la stessa persona ...
Non sarà un nome su una cartella clinica a piegarmi anche se qualcosa è irrimediabilmente cambiato ...
Dicono che sia una malattia terminale, ingravescente, irreversibile, ma non importa; se qualcosa vorrò sempre ricordare di questi momenti non saranno ne' il dolore ne' l'angoscia ma la forza che trovo nello starti vicino mostrandomi serena e placando le tue preoccupazioni.
Io sono un essere umano, la persona speciale sei tu, che mi sta ancora insegnando che non bisogna temere il giudizio della gente e non esiste vergogna nella malattia.
Questo è l'insegnamento, questo è il lato positivo di questo devastante momento della nostra vita.
Se tu tieni duro ce la posso fare, ricostruirò i tuoi ricordi se necessario oppure farò in modo di costruirti una vita basata sul presente. Non so come ma ci sforzeremo di vivere quella che non è vita, di godere di attimi di luce in giornate di buio, di non farci soffocare dalla paura.
Ai tuoi 37 kili pieni di voglia di vivere

tua figlia Elena


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Ultimo aggiornamento di questa pagina 25 gennaio 2009