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Le Demenze
"La demenza consiste nella compromissione globale delle funzioni cosiddette corticali (o nervose) superiori, ivi compresa la memoria, la capacità di far fronte alle richieste del quotidiano e di svolgere le prestazioni percettive e motorie già acquisite in precedenza, di mantenere un comportamento sociale adeguato alle circostanze e di controllare le proprie reazioni emotive: tutto ciò in assenza di compromissione dello stato di vigilanza.
La condizione è spesso irreversibile e progressiva."

Così il Committee of Geriatrics del Royal College of Physicians britannico nel 1982 definisce la demenza.


La demenza è la perdita delle funzioni intellettive (il pensare, il ricordare, il ragionare) di severità tale da interferire con gli atti quotidiani della vita di un individuo. Non è una malattia, ma piuttosto un insieme di sintomi che possono accompagnare alcune malattie o condizioni fisiche. La causa e il grado di progressione delle demenze possono variare. In alcuni casi la demenza è curabile e potenzialmente reversibile, le condizioni del paziente possono migliorare o rimanere stabili per un certo periodo.

E' indispensabile che tutte le persone con deficit
mnemonico o confusione siano sottoposte ad accurato
accertamento diagnostico.

Questo comprende la visita di un medico esperto nella diagnosi delle demenze ed esami di laboratorio dettagliati. L'esame deve includere una valutazione di tutti i farmaci assunti.
Questo procedimento permetterà di E' il primo passo necessario per una pianificazione del futuro.

Nessuno deve accettare come spiegazione
il fatto che sta "invecchiando"

Per quanto la malattia di Alzheimer rappresenti la forma più comune di demenza, esistono demenze causate da altre condizioni, di cui illustriamo le più importanti.

Aids
E' stato stabilito che il virus HIV ha un effetto diretto sul cervello. Circa l'8-16 % delle vittime dell'AIDS sviluppano una forma di demenza lenta e progressiva. La demenza si presenta generalmente negli ultimi stadi della malattia, sebbene vi possano essere dei sintomi precedenti. Tali sintomi includono confusione, difficoltà di concentrazione, apatia, ottundimento emotivo e abbandono o perdita delle inibizioni. I pazienti tendono nondimeno a mantenere molti aspetti della loro originaria personalità fino alla fine.

Malattia di Alzheimer
La
malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza. Tra il 50 e il 70% delle persone affette da demenza soffrono di malattia di Alzheimer. Si tratta di un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino progressivo e globale delle funzioni intellettive associato ad un deterioramento della personalità e della vita di relazione.
Progressivamente l'ammalato perde l'autonomia nell'esecuzione degli atti quotidiani della vita e diventa completamente dipendente dagli altri. Può durare tra gli 8 e i 15 anni.
La malattia di Alzheimer coglie in modo conclamato circa il 5 % delle persone con 60 o più anni: in Italia si stimano 500.000 ammalati (con una previsione di aumento entro il 2000 pari al 40 %). I sintomi possono essere: perdita significativa della memoria (amnesia); cambiamenti di comportamento e alterazione della personalità; perdita di iniziativa e di interesse; problemi di linguaggio ( afasia); confusione; perdita di orientamento nello spazio e nel tempo; incapacità a riconoscere persone, cose e luoghi (agnosia); incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita - lavarsi, vestirsi, mangiare (aprassia);deliri e/o allucinazioni; totale dipendenza da chi assiste.

Demenza correlata all'alcool
L'assunzione prolungata e pesante di alcolici può portare a una forma di demenza. Tuttavia, cessare completamente di bere e seguire una dieta equilibrata può indurre dei miglioramenti. Il bere eccessivo può anche essere causa della sindrome di Korsakoff, che comporta una perdita importante della memoria, sebbene vada notato che la sindrome di Korsakoff non è una forma di demenza in senso stretto.

Malattia di Binswanger
La malattia di Binswanger è un tipo di demenza a evoluzione lenta, che si verifica come conseguenza di una malattia dei piccoli vasi sanguigni. I sintomi tendono a includere rallentamento, letargìa, difficoltà di deambulazione, paralisi degli arti e instabilità emotiva.

Malattia di Creutzfeldt-Jacob
La malattia di Creutzfeldt-Jacob è un disordine cerebrale raro e fatale causato da un agente infettivo trasmissibile, probabilmente un virus. Attualmente è molto dibattuto il problema se il bovino infetto da encefalopatia spungiforme bovina (BSE) sia responsabile di casi di CJD negli umani. I primi sintomi del CJD includono perdita di memoria, alterazioni del comportamento e mancanza di coordinazione. Come la malattia progredisce, di solito molto rapidamente, il deterioramento mentale diventa pronunciato, appaiono movimenti involontari (specialmente spasmi muscolari) e il paziente può diventare cieco, sviluppare rigidità degli arti ed infine cadere in coma. La morte dei pazienti CJD è generalmente causata da infezioni nel paziente incosciente, allettato. Come per la malattia di Alzheimer, una diagnosi definitiva di CJD può essere ottenuta solo con l'esame dei tessuti cerebrali, solitamente in sede di autopsia.

Malattia da corpi di Lewy
Questo tipo di demenza sembra collegata alla malattia di Parkinson, ma ne sono affetti anche tra il 20 e il 25 % dei pazienti cui è stato diagnosticata la malattia di Alzheimer. La malattia è caratterizzata dalla presenza dei corpi del Lewy (piccole strutture sferiche contenenti proteine, descritte per la prima volta da F.H. Lewy nel 1912) che possono essere riscontrate nelle cellule nervose del cervello con una autopsia dopo la morte. Il quadro clinico è caratterizzato dall'insorgenza di un deterioramento cognitivo progressivo fluttuante, deficit dell'attenzione, allucinazioni visive complesse e stabili, deficit visuo-spaziale e sindrome extrapiramidale. I malati soffrono di movimenti scoordinati, tremori, e il loro stato può variare considerevolmente, persino nel corso della stessa giornata. Si è anche riscontrato che i malati di malattia da corpi del Lewy diffusa sono più sensibili a certi farmaci usati per curare i problemi comportamentali.

Sindrome di Gerstmann-Straussler-Scheinker
Solitamente questa malattia è ereditaria. I sintomi includono perdita dell'equilibrio e scarsa coordinazione muscolare; la demenza si presenta negli ultimi stadi.

Corea di Huntington
La malattia di Hungtinton è una malattia degenerativa cerebrale che venne descritta per la prima volta da George Huntington nel 1872.. La malattia solitamente inizia nella mezza età ed è caratterizzata da declino intellettivo e movimenti irregolari ed involontari degli arti e dei muscoli facciali. Altri sintomi della malattia di Hungtinton sono: cambiamento di personalità, disturbi di memoria, linguaggio indistinto, deterioramento della capacità di giudizio e problemi psichiatrici. Questo significa che il 50 % delle persone che hanno un genitore affetto da corea di Huntington svilupperanno la malattia, se vivono abbastanza a lungo per manifestarla. Esiste un test per determinare se un adulto ha il gene ereditario responsabile della malattia. La maggior parte delle persone affette da corea di Huntington sviluppano la demenza. Sebbene non ci siano trattamenti disponibili per arrestare la progressione della malattia, i disordini del movimento ed i sintomi psichiatrici possono essere controllati con farmaci.

Demenza multi-infartuale
La demenza multi-infartuale (MID), o demenza vascolare, è un deterioramento delle capacità mentali causato da ictus multipli (infarti) al cervello. L'inizio della MID può essere relativamente improvviso poichè, possono verificarsi molti infarti prima che appaiano dei sintomi. Questi infarti possono danneggiare aree del cervello responsabili di una funzione specifica oppure produrre dei sintomi generalizzati di demenza. Come risultato di ciò, la MID può apparire simile alla malattia di Alzheimer. La demenza multi-infartuale è irreversibile ed incurabile, ma il riconoscimento di una condizione causale (ipertensione) porta spesso al trattamento specifico che può modificare la progressione di questa malattia. La demenza multi-infartuale viene solitamente diagnosticata per mezzo di esami neurologici e tecniche di esplorazione cerebrale, come la TAC o la RMN, che permettono di individuare gli ictus cerebrali.

Malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson (PD) è un disordine progressivo del sistema nervoso centrale. I malati di PD mancano della sostanza dopamina che è importante per il controllo dell'attività muscolare da parte del sistema nervoso centrale. La malattia di Parkinson è spesso caratterizzata da tremori, rigidità agli arti ed alle articolazioni, difficoltà di parola e ad iniziare i movimenti fisici. Nel corso della malattia, alcuni pazienti sviluppano demenza e talvolta malattia di Alzheimer. Viceversa, alcuni pazienti Alzheimer sviluppano sintomi della malattia di Parkinson. Farmaci come la levodopa, che si trasforma in dopamina una volta raggiunto il cervello e il deprenyl, che previene la degenerazione dei neuroni contenenti dopamina, vengono usati per migliorare i sintomi di diminuito o ridotto movimento nei pazienti PD, ma non correggono le alterazioni mentali.

Malattia di Pick/Demenza frontale
Demenza frontale è la definizione usata per indicare un certo numero di forme di demenza che comportano la lesione di cellule nervose principalmente nel lobo frontale del cervello. La malattia di Pick è una di queste forme. Poiché la lesione avviene in quella parte del cervello che controlla il comportamento, questa forma di demenza è spesso contrassegnata da notevoli cambiamenti nella personalità dell'individuo, che può diventare sgarbato, arrogante, comportarsi in modo sconveniente, in sostanza non rispettare le convenzioni sociali. I primi stadi sono contraddistinti da mancanza di iniziativa e indebolimento della memoria recente. Anche il disorientamento spaziale si instaura abbastanza presto. Negli ultimi stadi, i pazienti sono costretti a letto. La malattia di Pick ha generalmente inizio tra i 52 e i 57 anni di età, e ha una durata media dai 6 ai 7 anni.

Idrocefalo normoteso
L'idrocefalo normoteso è un disordine non comune determinato da un'ostruzione del normale flusso cerebrospinale. Questo blocco causa un aumento in volume del liquido cerebrospinale nel cervello. I sintomi dell'idrocefalo normoteso includono demenza, incontinenza urinaria e difficoltà nel camminare. Attualmente, i più utili mezzi diagnostici sono le tecniche di neuroimmagine (RMN). L'idrocefalo normoteso può essere causato da vari fattori tra cui la meningite, l'encefalite e i traumi cranici. Oltre a trattare l'evento causale, si può correggere tale condizione con un intervento neurochirurgico (inserimento di uno "shunt") che trasporta il liquido fuori dal cervello.

Depressione
La depressione è un disturbo psichiatrico caratterizzato da malinconia, inattività, difficoltà di pensiero e concentrazione, senso di irreparabilità e talora tendenze suicide. Pazienti depressi molto severamente possono avere deficit mentali tra cui scarsa concentrazione ed attenzione. Quando demenza e depressione sono presenti insieme il deterioramento intellettivo può peggiorare. La depressione, se presente sola o in combinazione con la demenza può essere curata con trattamenti appropriati.

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