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21 Settembre 2005
12° Giornata Mondiale Alzheimer
"NOI POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA"

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Gli ultimi studi nazionali e internazionali sulla prevalenza e incidenza della demenza evidenziano che i dati attualmente disponibili sottostimano il problema.
25 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza, 4,6 milioni di nuovi casi l'anno, una nuova diagnosi ogni 7 secondi.
Secondo uno studio italiano l'incidenza dei casi è raddoppiata negli ultimi 5 anni.
La malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza, è un fenomeno in costante crescita.
In Italia i malati sono più di 500.000, ma un recente studio condotto da Ravaglia G. et al. su un'area vicina a Bologna (fra il 1999 e il 2004) e pubblicato su "Neurology" nel maggio di quest'anno, cambia i numeri e rileva un'incidenza per 1.000 persone anno di 23,8, mentre precedenti studi italiani indicavano un 10 per mille.
Questi dati hanno sorpreso la comunità scientifica e sollevato molte discussioni.
La Federazione Alzheimer Italia ritiene pertanto indispensabile condurre un ampio studio nazionale per poter fare una seria programmazione sanitaria e a tal fine intende chiedere al Ministro della Sanità Francesco Storace di farsene carico.
La malattia di Alzheimer è uno dei maggiori problemi sociosanitari, non solo perché non esiste una terapia risolutiva, ma anche per lo stigma che accompagna malati e familiari dal momento della diagnosi lungo tutto il decorso della malattia. Un dramma nel dramma, che la prossima Giornata Mondiale Alzheimer denuncia con lo slogan "Noi possiamo fare la differenza" lanciando un appello a tutti i membri della società civile affinché escano allo scoperto e parlino apertamente delle loro storie di vita a contatto con la malattia. Non solo per dimostrare solidarietà, ma soprattutto per sconfiggere lo stigma che tuttora circonda la demenza.
"Il malato di Alzheimer non solo è penalizzato dalla deplorevole abitudine dell'uomo di stigmatizzare le minoranze, ma anche e ancor più per la mancanza di conoscenza della sua malattia" commenta Gabriella Salvini Porro. "L'uomo con la sua individualità, la sua storia e i suoi sentimenti non esiste più, gli è stata data un'etichetta, un foglietto illustrativo non scritto ma universalmente riconosciuto: lo stigma. Questa etichetta dice che "non è più una persona". Le etichette sono sempre sbagliate, ma questa è davvero intollerabile. Il malato di Alzheimer è una persona come tutti noi con un'immensa dignità e questa dignità oltre a dover essere rispettata, va tutelata" prosegue Salvini Porro.
Come sconfiggere lo stigma? Con una sfida culturale per modificare l'atteggiamento della società nei confronti della demenza: diffondendo una maggiore conoscenza della malattia, promuovendo approcci riabilitativi a vari livelli, puntando a interventi di tipo piscosociale e pensando all'invecchiamento non come un fenomeno cronologico, bensì sociale e "denunciando apertamente la discriminazione. Uno sforzo che deve essere fatto" conclude Salvini Porro
Per questo dal 21 settembre 2005 Giornata Mondiale Alzheimer il sito www.alzheimer.it si arricchisce della nuova rubrica "La voce di chi è vicino al malato", la vostra voce. La Federazione Alzheimer Italia invita tutti a spedire le proprie testimonianze in qualsiasi forma: poesia, breve storia, articolo, disegno.
In occasione della Giornata, come già l'anno scorso, l'ADI, che raggruppa le associazioni di familiari di 69 paesi di tutto il mondo, ha inviato una lettera a 192 responsabili della sanità, tra cui il ministro italiano Francesco Storace, affinché riconoscano la demenza come una priorità nazionale.
La Federazione Alzheimer Italia è la maggiore organizzazione nazionale di volontariato dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l’assistenza per la malattia di Alzheimer, al supporto e sostegno dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti in sede sia legislativa sia amministrativa. Riunisce e coordina le associazioni locali che si occupano della malattia di Alzheimer e opera a livello nazionale e locale per creare una rete di aiuto ai malati ed ai loro familiari.

Per ulteriori informazioni:
Federazione Alzheimer Italia tel. 02 809767 - fax 02 875781 e-mail: info@alzheimer.it



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