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CARI AMICI



La mia mamma è morta lo scorso anno di Alzheimer.
Si è ammalata a 53 anni e l'ho curata giorno e notte, lasciando gli studi e altro, per quasi 17 anni. I medici si stupivano per il legame che avevamo; i suoi occhi mi parlavano nonostante la malattia procedesse nella sua devastazione.
Confermo l'importanza della musica e delle canzoni che prima cantavamo insieme e poi, quando non parlava più, amava moltissimo ascoltare da me; sapevo quelle che preferiva. Ora per me non è certamente facile; ho un bagaglio di fatica e di dolore che forse una vita non basta, ma più di tutto ho il dolore per non averla più. Il nostro amore ha sconfitto la malattia e questo mi consola. Sono stata promotrice di leggi a livello della Regione Lombardia quando pochissimi sapevano di questa crudele malattia che solo un grande amore riesce a sfidare.
Mentre imparerò a camminare sentendomela sempre accanto, vi sono a mia volta vicina con tutto il mio affetto e la mia riconoscenza nella ricerca, qualunque sia la sorte, del diritto di ogni essere umano, di vivere.


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