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PER CHI ASSISTE IL MALATO

PARTE QUARTA
Problemi legati a disturbi fisici

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Perdita di coordinazione e manualità
Mio padre trova difficile tenere in mano gli oggetti, ma è una persona talmente determinata! Quando ci si mette con calma generalmente ci riesce, a meno che non si accorga che qualcuno sta aspettando o lo osserva. Talvolta lo incoraggio oppure, se il lavoro è troppo difficile, cerco di distrarlo facendogli fare altre cose.
 

Spesso ci accorgiamo di quanto sia difficile per il malato di demenza far entrare un bottone in un'asola, girare un interruttore, raccogliere qualcosa e persino camminare. Questo genere di problemi è noto con il nome di "aprassia". Le difficoltà di coordinazione e di manipolazione degli oggetti hanno ripercussioni sulla vita quotidiana, rendendo complicate le attività più comuni come vestirsi e lavarsi. In certi casi, il malato di demenza perde completamente la capacità di stare in piedi o di camminare, per quanto non sia fisicamente menomato. Questo succede perché, sebbene non sia successo nulla alle braccia, alle mani e alle gambe, il cervello non riesce più a trasmettere alla periferia i messaggi appropriati.
Talvolta non è semplice capire se sia proprio questa la causa del problema, piuttosto che la perdita di memoria o lo stato confusionale. Pur non conoscendo con sicurezza quale ne sia la causa, si può offrire un'assistenza mirata, evitando forse che si verifichino ulteriori problemi.


 
Come affrontare la perdita di coordinazione e di manualità
 
  • Cercare di fornire assistenza, senza rendere il malato dipendente
  • Garantire un'atmosfera rilassata e concedere al malato tutto il tempo che gli occorre
  • Rassicurarlo se si sente incapace e maldestro


Come affrontare la perdita di coordinazione e di manualità
Cercare di fornire assistenza, senza rendere il malato dipendente
Talvolta il malato di demenza desidera essere aiutato. È possibile fornirgli un'assistenza materiale, come quella di dividere un'operazione in diverse fasi o eseguirne una parte noi stessi. Dobbiamo stare attenti, tuttavia, a non sostituirci al malato, perché questo potrebbe portarlo alla perdita di motivazione. Alcuni pensano che le persone abbiano acquisito con gli anni un certo automatismo. In tal caso può essere sufficiente guidare la mano del malato o dargli l'avvio. Se sembra che il malato abbia perso la capacità di camminare e di stare in piedi, può essere invece necessario un aiuto fisico, facendo però attenzione a evitare sforzi eccessivi. Una sedia a rotelle a volte è la miglior soluzione del problema.
Garantire un'atmosfera rilassata e concedere al malato tutto il tempo necessario
A volte ci accorgiamo che il malato si sforza di fare qualcosa e desidera collaborare. Forse ha soltanto bisogno di un po' di tempo in più. Se avverte di essere sotto pressione perché faccia le cose in fretta, è probabile che si senta stressato ed è più facile che sbagli.
Rassicurarlo, se si sente incapace e maldestro
I malati di demenza sono spesso consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando. A parte la frustrazione di non riuscire a svolgere un determinato compito, è possibile che provino imbarazzo per il loro insuccesso e si sentano goffi e incapaci. Se poi sono presenti altre persone, il senso di disagio può essere ancora maggiore. Di conseguenza, talvolta cercano di nascondere le proprie difficoltà sottraendosi ad un compito o astenendosi da un'attività. Dobbiamo evitare, pertanto, di creare situazioni che portino a un probabile fallimento o imbarazzo.

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Ultimo aggiornamento di questa pagina 31 dicembre 2008